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Host family pt.2

Ed eccomi di nuovo qui, sul mio letto, l'aria condizionata a palla e le auricolari alle orecchie. Thunder degli Imagine Dragons mi accompagna nel post di oggi. Vi ho lasciato ieri con le ultime novità: data di partenza, voli e host family. Eppure, come al solito, ho virato la mia attenzione su qualcosa di più astratto, un tema che forse farà da fil rouge a tutto il blog. Ecco perché mi rivedete dopo solo tre giorni dall'ultimo post: voglio darvi più notizie sulla mia famiglia americana. Il padre possiede un'azienda dove lavora restaurando o costruendo mobili ed ha 45 anni; la madre che ora è un'insegnante del 1st grade e ha 40 anni; la sorella mia coetanea con cui andrò a scuola, fidanzata; e infine, l'altra figlia che sabato 8 luglio si è sposata in Florida. Ha 20 anni, va al college e vivrà a circa 1 ora e mezzo di distanza da Liberty in una pittoresca cittadina che io e la mia hsister andremo a visitare. La famiglia conta poi altri due membri felini: Tucker, uno schichon veramente tenero e Link, un bulldog che sembra bravo ma da cui mi terrò sapientemente alla larga. Qualunque preoccupazione avessi per la casa è stata subito spazzata via quando ho visto la foto della casa: enorme e molto caratteristica. Circondata dal verde, si incastona facilmente nel paesaggio rurale con i suoi colori freddi e la pietra viva. La proprietà conta anche un orto che cura la madre, un piccolo laghetto (penso più uno stagno) dove sono soliti pescare e un camper con cui ci muoveremo spesso da quanto mi è parso di capire. A rafforzare il mio legame con loro ci ha pensato la madre che si è già offerta di farmi visitare quante più città possibili, memore di quanto scritto sulla mia application. Una delle mete probabili per ora è Chicago, e io già fremo dalla voglia di tuffarmi nell'atmosfera "divergentiana". Avrò la mia camera personale, una cabina armadio enorme e, come se non bastasse, anche un armadio. L'unica pecca è che rimarranno mezzi vuoti dovendo limitare ancora di più il bagaglio. Inoltre condividerò il bagno con la mia attiva hsister. Dal 4 luglio, ossia da quando mi hanno comunicato la felice notizia, non ho smesso un attimo di parlare con loro, fra Snapchat e IMessage. Ho fatto anche due video chiamate (dopo che il 4 stesso ho declinato l'offerta di farla subito, adducendo al fatto che non fossi "psychologically prepared"), una con la sorella coetanea (L.) e una con lei e C. (la madre). Non posso dire che non siano state imbarazzanti e che talvolta non cadessero silenzi altrettanto imbarazzanti, ma è andata comunque molto bene. Ho conosciuto anche il nonno materno (il classico nonno che "siempre toma el pelo", con battute sarcastiche e battute divertenti) e la nonna materna (più tranquilla). A quel punto, la mia faccia aveva preso un bellissimo colore rosso porpora. In questo frangente, ho scoperto che amano il Natale quanto me e che si divertono a decorare casa tutti insieme, a cucinare e a guardare le classiche commedie natalizie (sempre insieme). Penso che sarà proprio questo senso di unione e di famiglia che mi mancherà di più una volta rientrata in patria. Giocano a tennis molto bene e mi hanno detto che potrò usare la racchetta di M. (la figlia sposata) per unirmi a loro. Accompagnerò C. nelle sue passeggiate/corse attorno casa e, avendo una piccola barca, andremo insieme a pescare. Nella lettera di presentazione, hanno scritto che trascorrono il loro tempo anche cacciando, ma credo proprio che declinerò qualunque invito. Sono Battisti e sono soliti andare in chiesa la domenica mattina, ma sono stati chiari nel dire che non sono costretta ad andarci. Tuttavia la chiesa americana è qualcosa che almeno una volta nella vita vorrei provare. Subito dopo la messa vanno dai nonni a mangiare e in questo non vi è alcuna differenza dalla routine della mia domenica invernale. Quindi, si, posso ritenermi molto soddisfatta di questa famiglia ospitante cui mi affeziono ogni giorno di più. Oggi mi ha contattata anche la local coordinator che, sebbene sia stata più fredda della mia hfamily, ha comunque avuto il pensiero di scrivermi e aggiungere un "looking forward to meeting you". Scusatemi per l'ammasso disordinato di informazioni e dettagli, ma è il massimo che sia riuscita a combinare in poco tempo prima di prepararmi per il mare. Alessia  


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